sabato 30 agosto 2014

KRIEGERIN - COMBAT GIRLS, LA RECENSIONE
























Marisa e Svenja sono due ragazze completamente diverse, che niente sembra possano avere in comune. La prima è una ventenne, che fa la cassiera in un negozio di alimentari, cresciuta da un nonno ex nazista che le ha insegnato l'odio razziale, facendola diventare una perfetta nazi-skin. La seconda al contrario è una quindicenne che proviene da un ambiente borghese, cresciuta da un patrigno autoritario e possessivo. Svenja diverrà presto l'allieva di Marisa, partecipando con lei a festini ed azioni filo-naziste nei confronti delle minoranze etniche della città. 
Le cose si complicheranno, quando Marisa farà amicizia con un ragazzo Afgano, il cui unico sogno è quello di poter andare in Svezia. 




Il film uscito  in Germania nel 2011 è (come tante altre pellicole straniere) riuscito ad approdare nel nostro paese solo adesso (chiaramente sottotitolato). Il film ci mostra la rabbia e il dolore di due ragazze così tanto diverse, ma allo stesso tempo simili, che vivono le loro giovani vite condizionate da due ambienti familiari completamente opposti, ma che in entrambi i casi, sono la causa della loro scelta di vita. 

Il film ci porta nel mondo dei giovani nazionalisti tedeschi, che fingono di ignorare gli errori commessi dalla loro nazione negli anni della guerra, non capendo che chi non ricorda gli errori del proprio passato è  sempre costretto a ripeterli. Una versione meno commuovente ma più feroce del film Inglese del 2006 "THIS IS ENGLAND". Anche in questo caso, vediamo i giovani nazi-skin nord-europei alle prese con i loro dolori, le loro invidie e le loro frustrazioni, a cui non posso fare altro che dare sfogo usando l'odio e  la violenza, facendo festini distruttivi a base di birra e  pogando sulle canzoni dei peggiori gruppi nazi-punk tedeschi. 






                                                                        



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