lunedì 1 settembre 2014

FATHER AND SON - RECENSIONE

















DIRETTAMENTE DAL GIAPPONE ARRIVA IL FILM VINCITORE DEL"PREMIO DELLA GIURIA 2013" AL FESTIVAL DI CANNES. 

TRAMA:  Ryota è un padre severo ed un uomo che si è guadagnato tutto ciò che ha con il duro lavoro. Un giorno, lui e la moglie Midori ricevono una telefonata inaspettata dall’ospedale in cui sei anni prima è nato il figlio Keita. Con stupore apprendono che ai tempi vi fu uno scambio di neonati e che Keita non è il loro figlio naturale. Da quel momento, Ryota è costretto a fare i conti con una decisione che potrebbe cambiare per sempre la sua esistenza: scegliere tra il figlio che ha cresciuto come tale e quello che invece gli appartiene per natura. 























Un film struggente e che a stento riesce a farti trattenere le lacrime. Anocra una volta il Giappone riesce  a dimostrare di fare un gran cinema di qualità. 
Anche se il soggetto del film potrebbe cadere nella banalità, l'interpretazione degli attori e la stupenda cornice del Giappone, lo rendono un film dall'anima dolce, che non a caso commosse il pubblico del FESTIVAL DI CANNES  2013 al punto di vincere "Il Premio Della Giuria". 


Questo dramma familiare riesce a mostrarci l'angoscia di un uomo, che solo quando è sul punto di perdere il proprio  figlio (anche se non biologico), riesce a rendersi conto  che razza di pessimo padre lui sia stato in quei sei anni. 
Il film ha riscosso un così grosso successo, che sembra sia già in preparazione un remake negli Stati Uniti. 
Una delle punte di forza del film a mio parere è proprio la stupenda cornice Giapponese; se questo film fosse stato fatto in Italia sono certo che ne sarebbe venuta fuori una squallida commediola, magari con protagonisti Raul Bova e Ambra Angiolini. Grazie a dio tutto questo non è avvenuto e noi possiamo gustarci questo dolcissimo film di Kore-Eda Hirokazu.






                                                                       






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