venerdì 3 ottobre 2014

CINEMA DI GENERE: IL CINEMA POST APOCALITTICO ITALIANO DEGLI ANNI 80






















Erano i favolosi anni 80, il genere spaghetti-western era ormai finito, come lo era anche il genere poliziottesco. Il genere horror si stava trasformando in splatter e il cinema di genere aveva bisogno di una nuova formula da proporre allo spettatore. Fu così che seguendo la scia di film che arrivavano dall'America come: 1997-Fuga da New York di Carpenter, Rollerball di Jewisson, I Guerrieri dellla Notte di Walter Hill e Mad Max di George Miller nacque anche in Italia il genere Sci-fi Post Apocalittico. 
Le storie di queste pellicole erano sempre ambientate in epoche del futuro, dove il mondo e la società civile erano state vittime di qualche strano evento catastrofico (naturale o per mezzo dell'uomo), che aveva trasformato il mondo moderno in un'epoca di barbari, con bande di guerrieri  che giravano in moto assetate di sangue.  
Altri film invece sfruttavano di più la critica verso la società totalitarista e giocando sulle teorie di Orwell e del grande fratello ambientavano storie in  futuri distopici, dove governi di stampo fascista avevano il pieno controllo della popolazione e dove la violenza e i giochi di morte erano gli unici intrattenimenti e svaghi delle masse. 



Altra cosa molto importante era la scelta dei protagonisti; visto che erano arrivati gli anni 80, la figura del protagonista classico come era stata rappresentata negli anni 60 e 70 con i western, i polizieschi e i thriller, negli anni 80 venne completamente stravolta dall'avvento di attori (o presunti tali) come Silvester Stallone e Arnold Schwarzenegger. La nuova figura di protagonista doveva essere quella del grosso e muscoloso attore, che mostrava spesso e volentieri i suoi bicipiti. 
Anche per il cinema di genere Italiano le produzioni dovettero cominciare a scegliere attori dal bell'aspetto e dal fisico scolpito, con capelli lunghi, gilè di pelle, pantaloni attillati e sempre a bordo di moto o macchine tamarre. 
 Le attrici femminili invece erano sempre bellissime ragazze dai  lunghi capelli biondi e dalle forme provocanti. Per quanto riguarda le scene d'azione era quasi sempre incentrate su inseguimenti in lande desolate che ricordavano deserti post apocalittici o arene che ricordavano i combattimenti dei gladiatori ai tempi degli antichi romani, sempre a bordo di macchine e motociclette attrezzate di lame, fucili e ruote chiodate. 
Dobbiamo ammettere che queste pellicole non sono tra le migliori del cinema di genere, che comunque in quegli anni è riuscito a tirare fuori opere molto più interessanti, anche dal punto di vista degli effetti speciali. Ma comunque non possiamo non rendergli omaggio ricordando quindi 
le 10 pellicole più significative dei favolosi anni del trash. 




















LE 10 PELLICOLE DEL CINEMA POST APOCALITTICO DEGLI ANNI 80:


1990 - I GUERRIERI DEL BRONX di Enzo G. Castellari (1982) 


TRAMA: 

Nel Bronx, popolare quartiere di una New York del Medioevo prossimo venturo, bande di delinquenti si combattono per il controllo della zona. Una ricchissima ragazza si rifugia tra i "Warriors" e s'innamora del capo.


Il film è il primo della trilogia dell'apocalisse, la storia ricorda e scopiazza film come Fuga da New York di Carpenter e i Guerrieri della Notte di Walter Hill. 
















I NUOVI BARBARI di Enzo G. Castellari (1982) 


TRAMA: 

"Anno 2019: la grande guerra nucleare è finita". Così avverte la didascalia d'apertura, sottolineando macabri particolari di relitti umani. Non tutti però i discendenti di Adamo sono scomparsi dalla faccia del nostro pianeta. I sopravvissuti vagano miseramente per la terra deserta cercando di "ricominciare da capo". Si distingue Skorpion, eroe tuttofare, deciso a non soccombere all'efferata guerra senza quartiere combattuta con ferocia dai Templars, guidati dal capo One, di professione assassino.


Secondo film della trilogia di Castellari, questa volta il maestro decide di scopiazzare il film di George Miller "Mad Max" e cita sul finale il grande Sergio Leone. 











2019 - DOPO LA CADUTA DI NEW YORK di Sergio Martino (1983)


TRAMA: 

La III guerra atomica è terminata da circa 20 anni e gli americani superstiti si sono stabiliti in Alaska, territorio meno radioattivo rispetto al resto del pianeta. A New York, o meglio in quel poco che ne resta, ci sono gli Eura che hanno violentemente conquistato la terra e che tengono schiava la popolazione del luogo facendo su di essa raccapriccianti esperimenti genetici. La radioattività ha reso gli uomini sterili e per il mondo umano non c'è quindi nessuna speranza di vita futura. Ma in Alaska gli scienziati sanno che esiste a New York una giovane ancora fertile ed affidano l'incarico di trovarla al coraggioso Parsifal a fianco del quale pongono due altrettanti aitanti collaboratori, Russel e Bronce.


Forse è il miglior film del suo genere, con una buona storia di base (anche se non molto originale) e delle buone scene d'azione. 








ANNO 2020 - I GLADIATORI DEL FUTURO di Joe D'amato (1983)


TRAMA: 

In un futuro post-apocalittico dove la legge è un ricordo del passato, i sopravvissuti lavorano per ricostruire una forma di civiltà, ma ogni sforzo è vanificato dalla banda di "Black One" che usa la violenza per imporre il proprio volere. Impadronitosi delle armi e delle risorse energetiche sfuggite alla distruzione, "Black One" ha instaurato un regno del terrore piegando gli uomini a lavorare per lui e rendendo schiave molte donne. Qualcuno, tuttavia, non accetta questo nuovo ordine.


Anche se il titolo richiama i gladiatori, il film non è altro che un western post apocalittico ambientato in un Texas immaginario del futuro. Uno dei migliori film del grande Joe D'amato. 









ENDGAME, BRONX LOTTA FINALE  di Joe D'amato (1983) 


TRAMA: 

Una serie di esplosioni nucleari ha trasformato l'America in un continente desolato e desertico. In una semidistrutta New York, isolata dal resto del mondo, un regime dispotico convoglia il consenso delle masse regalando loro "Endgame", spettacolare gioco che fa rivivere in ripresa televisiva diretta sanguinose partite ispirate ai combattimenti gladiatorii, in cui i duellanti rivestono i ruoli di prede e di cacciatori.


Il film è una amalgama di pellicole come "L'implacabile", "Rollerball" e "Mad Max". Anche in questo film, Joe D'amato, mescola il genere post apocalittico allo spaghetti western, creando un protagonista che ricorda molto la figura del  pistolero solitario. 










FUGA DAL BRONX di Enzo G. Castellari (1983) 


TRAMA: 

Il quartiere del Bronx a New York, abitato per lo più da gente povera e disadattata, deve essere abbandonato al più presto dai suoi abitanti ai quali una superpotente società di costruzioni ha promesso altre e migliori sistemazioni. La maggioranza se ne va senza fare storie ma un gruppo di sbandati che vivono nel sottosuolo con a capo un mezzo zingaro, Doblon, e un ragazzo, Trash, i cui genitori sono stati barbaramente uccisi da emissari della società, non si arrendono e non vogliono abbandonare il loro ambiente e decidono di opporre una tenace resistenza agli usurpatori.


Ultimo capitolo della trilogia, sempre firmato da Castellari, che continua a riprendere i temi di 1990 - I Guerrieri del Bronx. 











IL GIUSTIZIERE DELLA STRADA di Giuliano Carnimeo (1983)


TRAMA: 

A causa della povertà di ozono, il pianeta Terra è privo di acqua, o quasi, da 90 anni. Bande di predoni fanno scorrerie. Uno di loro fa amicizia con un bambino e partono insieme alla ricerca dell'acqua.


Altro film che riprende il filone di fantascienza catastrofica, che ci riporta ancora una volta a pellicole come Mad Max. 
















I PREDATORI DELL'ANNO OMEGA di David Worth (1983)


TRAMA: 

Il guerriero senza nome percorre le lande devastate dalla guerra nucleare a bordo della sua iper-tecnologica moto. Deve però guardarsi dai soldati Omega, sanguinaria organizzazione guidata dal perfido Prosser. Tentando di sfuggire a questi soldati il guerriero finisce nel covo dei ribelli della nuova via, che si oppongono all’odiato dittatore. Il guerriero sarà medicato e “convinto” ad unirsi a loro nella lotta e per salvare il padre di una ragazza penetrerà all’interno della fortezza di Prosser.


Fantastica opera del vero trash, che si divide tra inseguimenti in moto che sembrano non finire mai e morti brutali. 











I GUERRIERI DELL'ANNO 2072 di Lucio Fulci (1984)


TRAMA: 

Nel 2072 la Terra è unita sotto un unico potere e i cittadini vivono solo in funzione degli spettacoli televisivi. Una rete organizza un gioco mortale nell'arena del Colosseo e per garantire il successo dell'iniziativa fa sì che tra i gladiatori ci sia anche un campione di motociclismo condannato ingiustamente.



Non è assolutamente uno dei migliori film di Fulci, che si trova molto di più a suo agio con generi come l'horror o il thriller, ma comunque anche questa pellicola ha senza dubbio delle buone idee. 













VENDETTA DAL FUTURO di Sergio Martino (1986)


TRAMA: 

Il giovane Paco a seguito di un grave incidente viene ricostruito, con meccanismi di acciaio ed elettronici e indi programmato con uno scopo preciso: quello di uccidere. Questi è divenuto una creatura bionica, un "cyborg", un essere dotato di una forza mostruosa.


Questa pellicola segue la nuova moda del cinema sci-fi, che abbandona i contesti di deserti sabbiosi post-apocalittici per  buttarsi sulla moda degli uomini robotici i "Cyborg". Di lì a poco il cinema sci-fi sfornerà pellicole come Terminator e Robocop. 



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