martedì 14 luglio 2015

THE BABADOOK - LA RECENSIONE























IL FILM HORROR PER TUTTI QUELLI CHE HANNO PAURA DELL'UOMO NERO. 

TRAMA:

Sei anni dopo la violenta morte del marito, Amelia deve fare i conti con gli incubi di Samuel, il figlio di sei anni. I sogni del bambino sono tormentati dalla presenza di un mostro che ha intenzione di uccidere lui e sua madre. Quando un inquietante libro di fiabe chiamato The Babadook viene ritrovato in casa, Samuel si convince che sia proprio il babadook la creatura che non lo lascia in pace. A poco a poco anche Amelia comincia a percepire un'inquietante presenza intorno a sé, realizzando che ciò di cui Samuel la avvertiva potrebbe essere reale.
























E' un film scritto e diretto dalla regista Australiana Jenifer Kent, che con questa opera firma il suo primo lungometraggio (e speriamo che non sia nemmeno l'ultimo). Il film è ispirato ad un cortometraggio della stessa Kent, uscito nel 2005 con il titolo "The Monster". 


LA RECENSIONE: 

E' forse il miglior film horror degli ultimi 10 anni a questa parte. Jenifer Kent dimostra veramente di sapere come si gira un film horror, sotterrando ed umiliando così tutte quelle cagate che ci sono state propinate negli ultimi anni come "Paranormal Activity, Annabelle o The Possession". La Kent prende il meglio del cinema horror, del cinema gotico e lo inserisce in questa sua opera prima. Riesce a farci provare ansia, paura e inquietudine, tutto questo senza bisogno di musiche fatte di archi in crescendo o di colpi di scena fatti di scatti e violini acuti. La regista gira pochi esterni, riesce a tenere tutta l'azione e la suspense tra le mura della casa, usando anche un numero ridotto di attori, una buona fotografia e una scenografia che strizza l'occhio al retrò. Essie Davies, con il personaggio della madre angosciata e fragile, ci ricorda la Mia Farrow di "Rosemary's Baby", la Deneuve di "Repulsione" e anche molto Sissy Spacek. In questa pellicola troviamo, come ho detto prima, gli ingredienti migliori del cinema horror: una trama semplice ma ben girata, citazioni di vecchie pellicole (tra cui una di Mario Bava), atmosfere buie, ansie, paure e un personaggio inquietante. Tutti questi elementi messi insieme possono fare una sola cosa, un'ottimo film horror.  


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